Se Ieri abbiamo esplorato le regioni all’estremo sud di Battleworld oggi andiamo in direzione opposta, a nord, attorno al polo, le Terre Verdi, ovvero Planet Hulk.
Pubblicato sul numero 39 di Hulk e i Difensori ecco l’ennesimo spinoff di Secret Wars, che ci presenta i due serial collegati al gigante di giada, Planet Hulk e Futuro Imperfetto.
La prima storia, tratta dal primo numero americano di Planet Hulk, scritta da Sam Humphries e disegnata da Marc Laming, condivide ben poco con il ciclo di storie di cui porta il titolo, ambientate su un pianeta lontano in cui Hulk era stato esiliato dagli altri supereroi terrestri. Ci porta invece nelle Terre Verdi, incontrollabili lande contaminate da radiazioni gamma abitate da innumerevoli Hulk. Il protagonista della storia è un Capitan America gladiatore, accompagnato da Devil, non l’avvocato cieco ma il tirannosauro rosso creato da Jack Kirby sul finire degli anni 70. Per salvare Bucky, il suo partner storico, dovrà recarsi nelle Terre Verdi e sconfiggerne il Re Rosso.
La secondo storia dell’albo, scritta da Greg Pak e disegnata da Takeshi Miyazawa, è tratta sempre dal primo numero di Planet Hulk e le origini delle Terre Verdi; ambientata a Phoenix, dove, nelle industrie Bannertech di Bruce Banner, l’Hulk originale, il giovane genio Amadeus Cho sperimenta con i raggi gamma.
Nella terza storia, tratta dal primo numero di Future Imperfect, torna a scrivere Hulk Peter David, a cui dobbiamo il più importante ciclo del personaggio, durato oltre 11 anni, dal 1987 al 1998. I disegni sono invece di Greg Land, strano disegnatore; a colpo d’occhio disegna bene, ma analizzando un po’ il suo lavoro ci si rende conto che fondamentalmente è un bravissimo ricalcatore di foto, che tende a riutilizzare più e più volte gli stessi soggetti. Eticamente non è accettabile, ma il suo lavoro almeno è quasi sempre visivamente d’impatto, meglio di chi con gli anni ha iniziato a disegnare coi piedi, forse. Tornando alla storia, ci troviamo a Dystopia, la porzione più a sud delle terre verdi, e questa volta la trama è molto vicina al racconto originale con cui condivide il titolo. Scritta sempre da Peter David, Futuro Imperfetto è una miniserie del 1992 e ambientata in un mondo futuro distopico dominato dal Maestro, un Bruce Banner/Hulk diventato con gli anni un crudele Despota. Troviamo sull’albo moderno lo stesso Maestro in un contesto molto simile, una città dominata col pugno di ferro circondata da un deserto inabitabile. Facciamo poi la conoscenza di Ruby Summers, figlia di Ciclope ed Emma Frost, creata proprio da David sulle pagine di X-factor e Janis, figlia di Rick Jones presente nel futuro imperfetto originale, membri della resistenza contro il Maestro.
Leggere Peter David è sempre un piacere, uno dei pochi autori che non si è bollito con gli anni e da solo vale l’acquisto.