Oggi torniamo nel cosmo per parlare dei primi 9 numeri del rilancio della testata dei guardiani della Galassia (la recensione del primo è qui)

In questi numeri possiamo leggere interamente i primo ciclo della serie principale dei Guardiani, di Nova, la nuova Guardiani dell’infinito, e alcune storie singole.

Nella serie Guardians of the Galaxy, scritta da Bendis e disegnata da Valerio Schiti, assistiamo allo scontro fra i guardiani e Hala, l’ultima Accusatrice Kree, apparsa nello scorso numero e durante Secret Wars. Sempre da Secret Wars arriva l’altro antagonista di questo ciclo di storie, Yotat, il sedicente distruttore dei distruttori. Storia discreta e disegni adeguati, sicuramente non l’opera più ispirata ed interessante di Bendis, niente di che.

La nuova serie di Nova, scritta da Sean Ryan e disegnata da Cory Smith esordisce con lo stesso cast della precedente, Sam Alexander e famiglia, a cui si aggiunge il padre, tornato finalmente sulla terra e pronto ad affiancare il figlio anche nei panni di un secondo Nova. Proprio una rivelazione sul padre creerà non poche difficoltà a Sam, impegnato su più fronti fra casa, scuola e impegni con gli Avengers (lo accompagneremo infatti in uno scontro fra i “giovani vendicatori” Spider-man e Ms. Marvel e l’Uomo Talpa). Nova si conferma una buona lettura come nella prima serie, piacevoli i disegni, ma niente di particolarmente innovativo.

Il secondo nuovo esordio è rappresentato da Guardians of Infinity, serie che presenta in ogni numero originale una storia principale, scritta da Dan Abnett e disegnata da Carlo Barberi, più un episodio autoconclusivo di autori vari.

Nella storia principale, Millennium, assistiamo all’incontro fra i Guardiani del presente, quelli dell’anno 3000 (visti su Guardiani 3000) e quelli dell’anno mille (al loro debutto). Il Cast comprende i classici Rocket, Groot e Drax, dal 3000 Nikki, Martinex, Vance Astro e Charlie 27, mentre fra i Guardiani del passato troviamo Stella Nega, Skytower, Astrolabio, Aerolito e Tua Zon, tutti insieme appassionatamente (dopo lo scontro iniziale di rito) contro la minaccia multitemporale rappresentata dai Novizi, una razza di predoni alieni con la spiacevole attitudine di assimilare i nemici e renderli loro schiavi. Lo sontro con i Borg Novizi ci tiene compagnia sui numeri dal 6 al 9, dove Panini ci piazza un “Fine… Per ora!” anche se non finisce ne la serie ne la storia. Ragioni di continuity immagino. Storia non molto originale o ispirata, disegni nella media, una serie un po’ così.

Numerose le storie autoconclusive in questi numeri, si parte dal numero 2 in cui compare un racconto molto carino (tratta da Guardians Team-up 9) scritto e disegnato da Javier Pulido in cui Star-Lord si incontra/scontra con l’Uomo Ragno e la Gatta Nera, e con la terribile (!?!?) minaccia di Spydra.

Apprezzabile anche la storia del numero 6 (tratta da Guardians of Infinity 1), scritta da Jason Latour e disegnata da Jim Cheung. La cosa, in compagnia di Rocket, torna a calcare i ring del wrestling (come nella sua serie classica nel 1985), sperduta su un remoto pianta nel tentativo di riparare la nave spaziale guasta. Niente di trascendentale ma ottimi disegni.

Sul numero successivo troviamo la seconda storia tratta da Guardians of Infinity, sempre disegnata da Cheung ma scritta questa volta da Robbie Thompson. Protagonisti Rocket, Drax e i nuovi cavalieri spaziali, alle prese con alieni dai poteri allucinogeni, tutta una scusa per indagare sulle emozioni di drax, che un po’ strizza l’occhio al film ma per una volta è compatibile con la continuity Marvel. Interessanti sia la storia che i disegni. Sugli ultimi due numeri lo spazio viene riempito un po’ a caso con una storia sugli inumani da giovani (tratta da Women of Marvel) e di Ciclope e Fenice (tratta da girl of Comics) rispettivamente scritte da G.Willow Wilson e Davin Grayson e disegnate da Peter Nguyen ed Emma Rios: totalmente fuori tema.

Complessivamente questi numeri non mi hanno colpito particolarmente, Bendis, anche quando è poco in forma, si fa leggere ma la quindicinalità annacqua troppo le storie di qualità con altre di spessore decisamente inferiore. Non riesco a consigliare la serie se non ai superfan dei Guardiani.

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