Continuiamo la carrellata di spinoff di Secret Wars, ora parliamo del quarto numero di Hail Hydra!

Pubblicato sul numero 70 di Capitan America, raccoglie il quarto episodio di Hail Hydra (storia di Rick Remender, disegni di Roland Boschi) e lo speciale Hank Johnson, Agent of Hydra (storia di David Mandel, disegni di Michael Walsh).

Nella prima storia ritroviamo Ian, figlio adottivo di Capitan America, messo alle strette dai Vendicatori dell’Hydra, ma deciso a non cedere i segreti dei suoi poteri rigenerativi a Leopold, la sua versione malvagia. Fra flashback e illusioni mentali, grazie all’aiuto di Ellie, la figlia di Cap e Sharon Carter (l’avere vista in Captain America: Civil War? Correte al cinema!), cercherà una via di fuga dal regno di terrore dell’Hydra. Scrittura appassionante e disegni piacevoli, interessante lo sviluppo dei personaggi, ma la conclusione lascia un po’ con l’amaro in bocca, non amo molto i finali aperti, e qui le domande sono molte (non ultima, rivedremo Ian?).

La seconda parte dell’albo è una piccola perla. Protagonista della storia è Hank Johnson, agente dell’Hydra in un non meglio precisato regno di Battleworld. Hank è il classico sgherro anonimo, uno di quelli che viene tipicamente steso con un pugno o un colpo di scudo, ucciso dal punitore, sbudellato da Wolverine o appeso a testa in giù dell’Uomo Ragno. Nella storia vediamo come passa la vita una di queste persone, i problemi in famiglia, la perdita di un collega, le molestie sul lavoro (mai raccogliere le penne che cadono a Madam Hydra). Ironico, simpatico, e grottesco, un po’ un Fantozzi (del primo film) Marvel, un fumetto diverso dal solito ma piacevolissimo.

Nel complesso un ottimo numero, la seconda storia da sola vale l’acquisto, imperdibile!

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