Iniziamo una nuova settimana con un viaggio nella mistica K’un Lun, sulle pagine del secondo numero di I Maestri del Kung Fu!

Pubblicato sul numero 50 di Devil e i Cavalieri Marvel raccoglie il terzo episodio di Master of Kung Fu (storia di Haden Blackman e matite di Dalibor Talajić), il secondo e la prima parte del terzo di Ghost Racers (storia di Felipe Smith e disegni di Juan Gedeon), due storie brevi tratte dall’antologico Secret Love (Devil di Michel Fiffe e Ghost di Felipe Smith) e una dall’antologico Battleworld (Joshua Williamson ai testi, Mike Henderson ai disegni).

Nel primo episodio esplode a K’un Lun la battaglia delle tredici camere, dove Shang-Chi dovrà confrontarsi con tutti i maestri delle altre scuole per potersi infine scontrare con il padre. I maestri sono ovviamente versioni alternative di molti classici personaggi Marvel, abbiamo T’challa (Pantera Nera), Ava Ayala (Tigre Bianca), Namor (il submariner), Jessica Drew (la donna Ragno), Karnak (l’inumano capace di trovare il punto debole di ogni cosa/persona) Creed della scuola del dente e dell’artiglio (una versione femminile di Sabretooth), il Diviso Spector (che sembrerebbe la versione femminile di Mark Spector, il Moon Knight dell’universo classico) Lady Mandarino (Elizabeth Braddock, la X-man Psylocke), oltre ovviamente al Sai Rosso (Elektra) e Rand-K’ai (Daniel Rand, Pugno d’Acciaio). Una gran bella storia accompagnata da disegni eccellenti.

Occupa la seconda parte dell’albo una storia e mezza di Ghost Racers (e qui ci si chiede, perché mettere mezza storia di una serie e poi altre tre storie brevi? Non si poteva non spezzarla e pubblicare una delle storie nel prossimo numero? Boh). Viene fatta luce sul passato di Robbie Reyes e scopriamo come sia finito nel Killiseum e di come Robbie sia in qualche modo diverso dagli altri Ghost. Fra flashback, gare e una fuga incontriamo altri Ghost di Battleworld: Knuckles O’Shaugnessy (già visto nella versione classica sulle pagine di Ghost Rider vol. 6), Vendetta (Michael Badilino nell’universo classico), Zero Cochrane (il mitico Ghost Rider 2099, qui molto meno mitico) e un bizzarro Gorilla Rider. Nel complesso le storie non mi sono dispiaciute, anche se come sempre le storie spezzate mi provocano un po’ di mal di pancia.

Chiude l’albo un terzetto di storie breve. Nella prima il Devil del reame Inferno se la deve vedere con Typhoid Mary, classica avversaria/amante del cornetto (Devil non il gelato). Non tutto è come sembra però.

Nella seconda storia abbiamo un ibrido fra il Dottor Strange e il punitore che si scontra con un revival dei “nuovi” fantastici quattro: Ghost Rider (su una moto volante), Wolverine (in versione Cavaliere di Apocalisse), L’Uomo Ragno (dark con gli spuntoni) e Hulk (con gli occhi luminosi…).

Si chiude con un Team-up fra Ghost Racers e Ms. Marvel (l’ho già detto che non capisco certe scelte di pubblicazione che spezzano le storie e poi pubblicano nel medesimo numero storie con lo stesso personaggio? Sì? Giusto).

Nel complesso un buon albo, mi è piaciuto e lo consiglio.

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