Un vortice di martelli, tuoni, fulmini e indagini investigative: oggi parliamo del secondo numero di Thors!
Pubblicato sul numero 203 di Thor raccoglie il secondo episodio di Thors (storia di Jason Aaron, disegni di Chris Sprouse e Goran Sudzuka) e il quindicesimo di Loki: Agent of Asgard (storia di Al Ewing, disegni di Lee Garbett)
Nell’episodio di Thors assistiamo alle esequie di Beta Ray Thor (e fra l’altro scopriamo che Stormbreaker non era un nome ma un titolo) e al proseguimento delle indagini dell’Ultimate Thor sul caso delle Jane Foster uccise. Fra uno scontro con il Thor Indegno, il Thor Cane e il cadavere di Donald Blake, venditore di martelli porta a porta (Donald Blake era un medico zoppo che battendo a terra il suo bastone, trovato in una caverna in Norvegia, diventava il Mitico Thor; fu rivelato in seguito che Blake era sempre stato Thor, inviato da Odino sulla terra in forma mortale e privo di ricordi per imparare l’umiltà), la storia prosegue rapida e appassionante, bei disegni per un connubio ottimo.
Sulle pagine di Loki agente di Asgard intanto continua l’ultima battaglia degli asgardiani e ci viene narrata l’origine dei poteri di Verity. Epica la battaglia fra le forze di Asgard e quelle di Loki/Hela, cosa ci può essere di più epico di Odino armato di mitragliatore a canne rotanti circondato da bossoli in volo? Forse Odino che risveglia gli dei per l’ultima battaglia suonando un kirbianissimo Gjallarhorn! (ok, nell’Edda dovrebbe suonarlo Heimdall, ma fa niente). Molto carino anche il flashback su Verity, che si ricollega addirittura al ciclo di Thor di Walter Simonson (dei primi anni 80).
Nel complesso Thor 2 non delude, forse è addirittura meglio del numero precedente e non posso che consigliare questa serie a tutti.