Oggi parliamo di Gruppi tutti al femminile, malevoli squadroni e del selvaggio West, nel secondo numero di A-force!

Pubblicato sul numero 47 dei Vendicatori raccoglie il secondo episodio di A-Force (più metà del terzo, Marguerite Bennett e G. Willow Wilson ai testi, Jorge Molina alle matite), di Squadron Sinister (Marc Guggenheim ai testi, Carlos Pacheco alle matite) e di 1872 (Gerry Duggan ai testi, Nick Virella ai disegni).

Nella prima storia ( e mezza) dell’albo ritroviamo She-Hulk e le sue vendicatrici (più Namor) alle prese con portali su altre zone, sentinelle, e una misteriosa adolescente amichevole ricoperta di stelle (Singularity). Dopo un viaggetto in altra zona e la poco amichevole visita di tre Thor (ovviamente al femminile), Thor Sif, Thor Valchiria e Thor Gamora armata di spada (non chiedetemi perché), arriva per She-Hulk il momento di scoprire chi sta causando i recenti problemi ad Arcadia (nel prossimo numero). Disegni ampiamente sopra la media, storia piuttosto lineare ma con un buon ritmo e ancora bel cliffhanger a fine episodio… che ovviamente Panini non ci fa apprezzare spezzando a metà gli episodi. Grazie Panini.

Prosegue Squadrone Sinistro, una moltitudine di personaggi, doppio giochi, triplo giochi, ci si perde fra le province di Utopoli e, non contenti, si visitano pure altre terre, andando a cena da Sinistro (vista l’omonimia fra lo Squadrone e il nemico degli X-men, buttiamoci dentro pure lui). Fra i Terribili Quattro, i supereroi del New Universe e i combattenti della seconda guerra mondiale la storia prosegue piuttosto intricata, forse troppo per una miniserie di solo quattro numeri, ma anche grazie ai fantastici disegni al top di Pacheco resta la migliore dell’albo.

Si chiude con l’episodio di 1872, viene fatta luce sul passato del Tony Stark del West e le decisioni dello sceriffo Rogers portano risultati tragici. Incontriamo le versioni West di Elektra, Bullseye, dell’inutile Grizzly (tanto quanto la sua versione classica) e del Doctor Octopus (con 6 ridicole braccine meccaniche armate di pistole, che fanno 8 pistole e 10 arti…) e persino della visione (e questa è geniale). Un western solido, disegni adattissimi e una trama interessate (forse un po’ di nicchia).

Anche questo secondo numero di A-Force non delude, e resta sul livello dello scorso numero. Una lettura consigliata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *