Affilate le asce e state lontani da armadi e portali misteriosi, oggi si parla di Odio Favolandia!

C’era una volta una ragazzina di nome Gertrude che desiderava essere portata in un mondo fantastico pieno di meraviglia, magia, risate e gioia, ma probabilmente avrebbe preferito non atterrarci di faccia.

Comincia così il primo volume di Odio Favolandia: “e vissero pazzi e contenti” che ci narra le fluffose avventure di Gert nel favoloso mondo di Favolandia, dopo ventisette anni passati alla ricerca della chiave per tornare a casa, grazie alla non troppo precisa guida del moschino (credo) parlante Larrigon Wentsworth III, detto Larry, ventisette anni che paiono aver lasciato il segno sulla psiche della nostra eternamente piccola protagonista.

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Gert e Larry

Tutta la frustrazione accumulata negli anni da Gert non può che essere sfogata sugli inermi abitanti di Favolandia, in urgia di sangue e budella, con una particolare predilizione per le voci narranti, ma la scia di morte e distruzione che si lascia dietro manderà su tutte le furie Cloudia, la regina, che pur di liberarsene le scatenerà contro feroci mercenari, fauni zombi e persino Allegra, un’altra bambina umana decisamente più dotata nel ritrovare le chiavi.

Allegra
Allegra

Pubblicato da Bao Publishing, in un cartonato di 136 pagine a 18 euro, stampa i primi 5 episodi originali di I Hate Fairyland, la nuova entusiasmante serie di Skottie Young, che si conferma non solo un ottimo disegnatore, e se non fosse evidente leggete i volumi di Oz editi da panini (che devo decidermi a recuperare), ma anche un eccellente autore completo. Le avventure di Gert sono folli, politicamente scorrette, e terribilmente divertenti. Young fa quello che tutti noi vorremmo fare quando ci capita di vedere Peppah Pig, i minipony (perchè sono vecchio) o gli orsetti del cuore (ancora più vecchio): una strage di proporzioni immani. Sui disegni non c’è niente da dire, ottimi come sempre e, sebbene manchino della grazia e della delicatezza che contraddistingueva quelli delle serie dedicate a Oz, vi si sostituisce un impatto grafico cartoonoso decisamente più adatto a questa storia.

Tirando le conclusioni compratelo, regalatelo, collezionatelo. Da avere.

E comunque Fan**lo Favolandia!

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